Per emorragia subaracnoidea si intende un sanguinamento che ha luogo nell’area compresa tra l’aracnoide e la pia madre, due membrane che circondano il cervello. Talvolta si può manifestare in maniera spontanea, generalmente per la rottura di un aneurisma cerebrale, o per la presenza di una neoplasia cerebrale. I sintomi che manifestano i soggetti che ne vengono colpiti sono molteplici e si confondono in molti casi con quelli di un ictus, in altri casi sono facilmente identificabili. La diagnosi viene generalmente confermata grazie ad un esame TC alla testa ed occasionalmente tramite puntura lombare. Il trattamento è neurochirurgico e, qualora sia presente in ospedale, di radiologia interventistica. Questo intervento può essere associato ad altri interventi atti a prevenire recidive o complicanze. Spesso gli aneurismi vengono trattati con una procedura meno invasiva effettuata grazie a particolari strumenti inseriti attraverso vasi sanguigni di grandi dimensioni.
È facilmente comprensibile come si tratti di una grave emergenza medica. Anche qualora tempestivamente trattata può portare alla morte o a gravi disabilità. Circa la metà di tutti i casi di emorragia subaracnoidea risultano essere mortali, tra cui il 10-15% di essi prima ancora che il paziente riesca a raggiungere un ospedale. I pazienti sopravvissuti spesso presentano danni neurologici o cognitivi; per tale motivo, una volta che la diagnosi viene confermata, la terapia neurochirurgica deve essere precocemente impostata. Il punto chiave della vicende sta proprio in quest’ultima affermazione: l’importanza di un trattamento neurochirurgico non appena possibile.
A Siracusa e provincia, il monopolio dei trattamenti neurochirurgici spetta a due cliniche private poiché l’A.S.P. non ha e non ha mai avuto un reparto di neurochirurgia nei 5 ospedali della provincia. Di recente, una delle due strutture private, l’unica che si occupa appunto delle emorragie subaracnoidee spontanee, ha trasmesso all’ASP una missiva nella quale comunica che non potrà più trattare l’emorragia subaracnoidea spontanea, pur rimanendo disponibile ad occuparsi di urgenze neurochirurgiche. Per tale motivo le persone che andranno in contro a tale gravissima malattia, pur correndo un gravissimo rischio per la propria vita, dovrebbero essere trasferite in un altro centro di neurochirurgia.
Ovviamente le strutture adatte più vicine si trovano a Catania, qualora abbiano disponibilità di posti letto. Ma l’eventualità di trasferire a Catania un malato diminuisce di molto la sua possibilità di sopravvivenza.
Nella missiva che la clinica privata in questione ha inviato all’ASP, ovviamente, non vengono spiegate le motivazioni di tale gesto e questa cosa da adito a malversazione da parte dei “benpensanti” con la formulazione delle ipotesi più svariate di ordine economico, legale e di interessi privati. Ben lungi da noi riportare tali dicerie o creare un falso allarme sanitario, possiamo solo affermare che tale situazione è di una gravità inaudita e che la popolazione di Siracusa e provincia deve avere la possibilità di un trattamento sanitario urgente nel caso sia colpita da emorragia subaracnoidea spontanea e le autorità non dovrebbero disinteressarsene.
Per tale motivo, il nostro portavoce all’ARS, Stefano Zito, sta presentando un’interrogazione parlamentare urgente con la richiesta di una commissione d’inchiesta atta a chiarire la vicenda… come al solito vicini a chi ha bisogno!