Abbiamo ricevuto questa lettera-denuncia che ci sembra giusto pubblicare per parlare delle “cose fatte alla siciliana…”
Parliamo nella fattispecie della Legge n. 104 del 5/02/ 1992: “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” e sue successive integrazioni.
La legge si occupa di tutelare i diritti, l’integrazione sociale e l’assistenza della persona che presenta un minorazione fisica o psichica. Giornalmente vediamo che riuscire a coniugare le esigenze familiari con quelle lavorative è un’impresa sempre più difficile, ma senza dubbio lo è ancora di più per i lavoratori che assistono familiari disabili e per gli stessi lavoratori disabili. In queste difficoltà gioca un ruolo fondamentale la sede di lavoro: la scelta della sede di lavoro, la richiesta di trasferimento, il rifiuto al trasferimento. Di tali aspetti si occupano proprio gli art. 21 e 23 della sopracitata legge.
“Siamo un folto numero di insegnanti e personale ATA (di ruolo e non) della scuola. Lavoriamo nelle scuole della provincia di Agrigento. Vi stiamo contattando per segnalare e ricevere un vostro contributo per risolvere , o almeno per tentare, un problema che da svariati anni incide sul nostro “diritto alla mobilità”. Il personale della scuola, ogni anno ha il diritto alla mobilità che avviene previa richiesta e secondo il punteggio posseduto che si acquisisce con l’anzianità di servizio e quindi dopo determinati sacrifici.
Da diversi anni nella nostra provincia questo diritto viene calpestato a causa di un “presunto abuso” nella concessione della legge 104/92 relativa all’inserimento e alla socializzazione delle persone con determinate patologie, che dà la precedenza assoluta nei trasferimenti a prescindere dagli anni di servizio e dal punteggio. Molti insegnanti che non avrebbero la possibilità di trasferimento perché con poco punteggio, pertanto con la presunta compiacenza dell’ASL di Agrigento, riescono ad ottenere i requisiti per la concessione della legge in questione riuscendo a scavalcare le graduatorie.
Infatti nella provincia di Agrigento, nelle liste di mobilità degli ultimi anni, è stato evidenziato che la percentuale degli insegnanti trasferiti godendo dei benefici della Legge 104/92 SI è ATTESTATA AD OLTRE L’80% CIRCA. Se prendessimo un controesempio come la analoga graduatoria di Milano, noteremmo che questo numero si ridimensiona DRASTICAMENTE scendendo sotto il 10%! Una sola occhiata superficiale fa saltare subito agli occhi che nella nostra provincia c’è qualcosa che “stona”…
Per tale motivo, un notevole numero di insegnanti e personale ATA , non avendo speranza di una minima possibilità di trasferimento, poiché per fortuna o per sfortuna non presenta handicap, abbiamo fatto degli esposti denuncia contro ignoti al Comando della Guardia di Finanza di Agrigento chiedendo di verificare la veridicità della situazione (02/05/2007 prot: 6538; 18/05/2007 prot.7493; 27/06/2007 prot. 9602).
Le denunce sono state firmate complessivamente da più di 100 persone. Le copie fotostatiche degli esposti sono stati inviati per conoscenza ai seguenti:
- Assessorato alla Sanità ed Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Sicilia;
- Procura della Repubblica di Agrigento;
- Ministero della pubblica Istruzione.
Inoltre abbiamodenunciato il caso a tutte le più alte cariche dello Stato del tempo, oltre che ai sindacati che in tutta risposta se ne sono lavate completamente le mani. Tale denuncia è stata inoltre segnalata da testate nazionali come “Il Corriere della Sera” che nell’allegato MAGAZINE del 10/07/2008 (editoriale di Gian Antonio Stella); per non parlare delle testate regionali quali “Il Giornale di Sicilia”; “La Sicilia” e diversi giornali on-line . Ancora oggi la situazione permane e ci rendiamo conto che peggiora di anno in anno.
La Procura di Agrigento e con precisione il Magistrato PANDOLFI dopo avere sentito alcuni insegnanti informati sui fatti, TACE … TACE… TACE..”
Cosa pensare?
La legge é condivisibile ma gli abusi no!