Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di Vanessa Ferreri,
candidata all’Ars per il Movimento 5 Stelle, collegio di Ragusa.
Per chiarire le idee a chi nutre dei dubbi sulla autonomia politica del Movimento, volevo raccontare come si è arrivati alla mia candidatura alla elezioni regionali siciliane del 28 ottobre 2012.
Entro a far parte del meetup di Acate, in un piccolo paese in provincia di Ragusa; dopo pochi mesi, visti i miei trascorsi di attivista in movimenti civici apartitici, mi propongono di avanzare la mia candidatura all’ ARS. Supero con il maggior numero di preferenze (voto palese, senza inciuci) la riunione di candidatura nel meetup locale. Dopo qualche settimana, dopo avere pubblicato online il mio curriculum vitae e quello di attivista, mi sono confrontata con gli altri candidati alla riunione provinciale, nella quale è avvenuta l’ulteriore scrematura dei candidati, ottenendo sempre con voto palese il maggiore numero di voti. Infine con lo stesso sistema, sono stata votata durante la riunione regionale di Caltanissetta dello scorso 4 Agosto.
Riflettete, sono candidata all’ars e nonostante provenga da un paesino di 8 mila persone, ho le stesse probabilità di essere eletta portavoce, esattamente come gli altri componenti della lista provinciale perché siamo tutti dei perfetti sconosciuti.
Nessuna influenza esterna, nessuna telefonata, nessuna imposizione di tipo verticistico. Chi dice che il movimento 5 stelle non è democratico ritengo abbia il solo l’intento di farci apparire come gli “altri”, di fare passare il messaggio “è inutile, sono uguali”.
Smentirli sarà un piacere.