“L’articolo 138 non può essere fatto a pezzi”. La mappa dei banchetti in Sicilia
Banchetti, agorà, incontri: da Trento a Capo Passero l’Italia tutta si mobiliterà in questi giorni nel segno delle 5 Stelle per scongiurare lo svuotamento della Costituzione, progettato attraverso la modifica dell’articolo 138, l’articolo cassaforte della legge delle leggi che stabilisce il percorso che porta al cambiamento della Carta per eccellenza.
Anche in Sicilia è scattata la chiamata alle armi per difendere la democrazia, armi intelligenti che si chiamano informazione e dialogo con i cittadini.
Potete trovare in questa mappa che è, comunque, in aggiornamento, la dislocazione degli eventi.
Il sabotaggio all’articolo 138 è scattato sotto il solleone.
“I parlamentari M5S – scrivono i nostri deputati romani – sono stati gli unici a fare l’impossibile per mettersi di traverso a questo scempio, comprese lunghe sedute notturne in aula, e sono riusciti almeno ad evitare che il 138 si facesse a pezzi furtivamente ad Agosto. Ma ora siamo al momento decisivo.
Abbiamo poco, pochissimo tempo per opporci. Pochissimo tempo per far sentire la voce dei meetup, delle liste civiche, degli attivisti, dei cittadini di tutto il Paese. Invitiamo tutti ad attivarsi, in tutte le piazze d’Italia, perché sia un autunno caldissimo: con banchetti, gazebo, eventi, materiale informativo per i cittadini che, distratti da beghe giudiziarie altrui, vengono tenuti all’oscuro del trappolone che sta scattando ai danni della nostra Costituzione e del nostro futuro”
Proprio oggi, 6 settembre, inizia alla Camera la discussione sulla modifica dell’art. 138 della Costituzione,. Tre giorni dopo, il 9, si voterà e poi di corsa in discussione al Senato: “in quattro e quattr’otto – dicono i deputati – perché c’è urgenza di presidenzialismo”.
Il M5S non è contrario a ogni riforma costituzionale. La Costituzione, però, va cambiata per dare più potere ai cittadini, con l’introduzione del referendum propositivo senza quorum e dell’obbligo di discussione delle leggi di iniziativa popolare. Le riforme costituzionali che vogliono fare i partiti vanno esattamente nel senso opposto: togliere ulteriori poteri a un Parlamento esautorato e conferirli nelle mani di pochi. Il tutto, appunto, derogando all’articolo 138 della Costituzione.