“Riforma delle Province, se sarà un flop sarà esclusivamente colpa di Crocetta. Poteva e doveva essere una riforma epocale, ma come sempre il ‘Re Mida al contrario’ ha lasciato tutto a metà e ora cerca di scaricare ad altri le responsabilità della sua inettitudine. Per lui e la sua armata Brancaleone il tempo è scaduto. Deve andare a casa”.
E’ lapidario il giudizio dei parlamentari del Movimento 5 stelle all’Ars sulla legge 8 del 2014, forse la più grande incompiuta del governo Crocetta, fermatasi a metà del suo cammino.
“Quanto sta avvenendo su questo tema – dicono i deputati Salvatore Siragusa e Francesco Cappello – è l’ennesima prova del fallimento politico di Crocetta e del suo governo di inetti ed incompetenti. La totale assenza da parte del presidente della Regione di una qualsiasi visione politica ed amministrativa e di una progettualità per il futuro hanno di fatto bloccato la possibilità di dare vita in Sicilia ad una realtà amministrativa diversa e migliore per gli enti locali e, come suo costume, il presidente scarica i suoi fallimenti sugli altri, additando l’introduzione del referendum confermativo come causa del flop della legge. Questo è invece il risultato di una politica basata sugli annunci e sugli scoop, ma non supportata da una adeguata competenza e preparazione e da una strategia seria”.