I parlamentari 5 Stelle mirano a capire se il governo seguirà le direttive di Legambiente per ridurre l’impatto ambientale e sulla salute dei residui del petrolio usati come combustibile
“Si adottino le misure segnalate da Legambiente sull’uso del pet-coke, il residuo del petrolio usato come combustibile”.
Una interrogazione presentata dal gruppo parlamentare all’Ars del Movimento Cinque Stelle mira a sapere se il governo regionale intende muoversi nel solco dei dettami dell’organizzazione ambientalista per ridurre l’impatto ambientale e, di conseguenza, i pericoli per la salute.
Questo anche alla luce dello studio “Inorganic pollutants associated with particulate matter from an area near a petrochemical plant”, condotto dal Dipartimento di chimica e fisica della terra dell’Università degli studi di Palermo nell’area di Gela, che attesta che la presenza nell’aria di arsenico, vanadio e nichelio è da ricondurre all’incenerimento del pet-coke.
Con la stessa interrogazione i deputati Cinque stelle mirano a capire le sorti delle tasse statali (accise) sull’utilizzo del pet-coke.
“Durante lo studio del bilancio previsionale 2013 – afferma il deputato Claudia La Rocca – abbiamo notato un capitolo relativo alla combustione del petcoke pari a zero, abbiamo successivamente rilevato che dal 2003 l’imposta è stata modificata in accisa, quindi di competenza dello Stato, ma chiediamo comunque che la Regione si accerti dell’effettiva riscossione statale della stessa e si assicuri che il gettito venga utilizzato per le zone interessate, al fine di limitare o prevenire ulteriori danni ambientali ed effetti nocivi per la salute“.